sabato 29 ottobre 2011

Women&Technologies: e-Health (7 novembre)

Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia ospiterà a Milano la conferenza internazionale Women&Technologies: e-Health.


Women&Technologies 2008-2015 nasce per proporre una visione del rapporto fra donne e tecnologia e per valorizzare il talento femminile negli ambiti di ricerca, concentrandosi in particolare sui temi di interesse per l'Expo 2015.
La conferenza internazionale di quest'anno si concentrerà soprattutto sull'innovazione nell'ambito della salute e sul ruolo importante giocato dalle donne in questo settore. Nel corso della giornata verrà consegnato anche il premio Le Tecnovisionarie, che annualmente viene attribuito a chi grazie al proprio lavoro ha saputo coniugare innovazione e tecnologia.

PROGRAMMA:

9.00 Registrazione e welcome coffee
9.30 - 13.30 Sessione mattutita con due tavole rotonde: "Nuove frontiere per diagnosi e terapia: biomarcatori, imaging e robotica" e "Malattie rare e neglette"
13.30 - 14.30 Pranzo
14.30 - 16.00 Sessione pomeridiana con tavola rotonda: "Del valore delle donne"
20.00 Cena di gala e consegna premio Le tecnovisionarie presso il Palazzo Cusani (su invito)



DOVE E QUANDO:

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
Via San Vittore 21, Milano
7 novembre 2011

Per maggiori informazioni www.womentech.info

venerdì 28 ottobre 2011

Segnalazione - "Biblioteca, luogo della memoria"

Vi segnaliamo quattro serate di sensibilizzazione organizzate a sostegno di Vijecnica (biblioteca universitaria e nazionale di Sarajevo).
Nel corso di ciascun incontro verrà proiettato, in presenza dell’autore e regista Brian Norsa, il film documentario Sarajevo. I figli di Abramo. Al termine della serata inoltre Cinzia Bauci (contralto) e Pier Gallesi a pianoforte e fisarmonica (in arte stellerranti) eseguiranno brani della tradizione ebraica.
Al fine di sottolineare il legame ideale fra tutte le biblioteche (spazi di conservazione del sapere e della memoria), questi incontri si terranno proprio nelle biblioteche milanesi.


DOVE E QUANDO

giovedì 10/11/2011 h. 20.30 - Biblioteca Baggio, Via Pistoia 10, Milano

giovedì 17/11/2011 h. 20.30 – Biblioteca Sicilia, piazza Sicilia, Milano

mercoledì 30/11/2011 h. 20.30 – Biblioteca Gallaratese via Quarenghi 21, Milano

mercoledì 14/12/2011 h.17.30 – Biblioteca Calvairate, via C. Visconti 1, Milano


Per maggiori informazioni sul programma potete contattare il sito delle stellerranti.

Per saperne di più sul progetto di riqualificazione della biblioteca ecco il sito di Books4Vijecnica.

martedì 18 ottobre 2011

Segnalazione - Presentazione del libro "Roma. Percorsi di genere femminile" (9 novembre)

Un percorso di genere femminile, tra arte e scienza

Vi segnaliamo la presentazione del primo volume della guida Roma: Percorsi di genere femminile, che ripercorre la storia di Roma con uno sguardo nuovo. Dietro ai grandi nomi maschili, donne altrettanto grandi hanno silenziosamente contribuito all'evoluzione della città, passando inosservate agli occhi degli storici. L'autrice prova con questo libro a trarle fuori dal buio, tramite un itinerario che attraversa secoli e quarteri.

L'autrice Maria Pia Ercolini insegna da trent'anni Geografia turistica, partecipa a gruppi di studio e laboratori con le università romane finalizzati a promuovere la visibilità delle donne nella cultura e nella società. Ha realizzato fotoreportage di viaggio e articoli sulla condizione femminile per settimanali e mensili. Ha pubblicato ricerche e unità didattiche interdisciplinari per le pari opportunità su periodici, libri di testo, atti di convegni, rubriche.


Dove: Roma, Galleria Corsini
Quando: 9 novembre dalle 17 alle 19

Parteciperanno:

Maria Pia Ercolini
autrice

Angela Negro
direttrice della Galleria Corsini

Elisabetta Strickland
docente Università di Tor Vergata

Leila Zammar, Barbara Belotti, Maria Rosaria Melita
docenti scuola superiore

Elisabetta Mattei
biologa

La presentazione si concluderà con una visita alla Galleria, lungo il percorso di
genere indicato nel volume, guidata da Arianna Angelelli (storica dell’arte), con
il supporto storico di Alessandra Forteschi (formatrice).

giovedì 13 ottobre 2011

UN NOBEL "DELLA" PACE

Riceviamo da Giancarla Codrignani, e volentieri condividiamo con voi, questa riflessione sul recente Nobel per la Pace:

Vorrei che memorizzassimo la motivazione: Ellen Johnson Sirleaf, Leymah Gbowee e Tawakkul Karman hanno ricevuto il Nobel per la pace 2011: "per la loro lotta nonviolenta.... a favore del processo di costruzione della pace".

Presidente rieletta della repubblica liberiana la prima, avvocata pacifista (presiede un organizzazione femminile interafricana per la sicurezza e la pace) e promotrice dello sciopero del sesso che indusse il regime a chiamare le donne al tavolo delle trattative la seconda, giornalista islamica di un partito conservatore e fondatrice di "giornaliste senza catene" la terza (che ha già dedicato la nomination a tutti i "militanti della primavera araba") si segnalano per essere donne che, pur ristrette nell'ambito delle tradizioni maschili e maschiliste dei loro paesi, hanno fatto politica rendendola concretamente nuova per il rigore e il coraggio con cui hanno praticato (e non solo predicato) la nonviolenza e la pace.

Forse non è il "Nobel alle donne africane" che molte organizzazioni sostenevano, ma è davvero notevole il valore che esce da scelte non facili. Premi "per la pace" ne abbiamo visti molti, esemplari o discutibili; ma in genere si trattava di nobili (o meno nobili) negoziatori dietro i quali non c'era una seria attività di negazione di fatto della guerra. Le donne sanno comportarsi come gli uomini e, infatti, alcune partecipano alle azioni militari più violente; ma ai nostri giorni appare più chiaro alla logica femminile, anche a livello di responsabilità istituzionali e partitiche, che la violenza sperimentata nelle famiglie (Ellen non ha mai nascosto di aver subito maltrattamenti da parte del marito) produce disastri privati, ma è la stessa che rende insanabili i conflitti sociali e di potere e che si rivela non solo pura follia, ma spreco delle risorse dei popoli. La sapienza dolorosa delle donne produce una nuova cultura fatta di ostinazione: nel mondo che chiamiamo civile nonostante l'incapacità di controllare egoismi, istinti predatori, sete di potere, le donne restano ancora incapaci di accettare fino in fondo l'irrimediabilità della violenza, che conoscono fin troppo bene sul loro corpo.

E' un tempo straordinario, perché non siamo ancora omologate fino in fondo dal sistema che globalizza gli standard del modello unico gerarchico e competitivo. Ed è straordinario che siano "politiche" fino in fondo le storie di queste donne che ci diranno di sé a Stoccolma nei loro discorsi rituali, ma che rappresentano davvero una politica più "di genere" di quanto non sempre riusciamo a fare noi: impegnate "a favore della sicurezza delle donne e dei loro diritti", hanno tutte agito per il bene comune del loro paese, hanno praticato la resistenza a regimi dispotici, sono state incarcerate, ritenute traditrici, ma anche sostenute dai loro popolo, soprattutto delle donne, senza arrendersi. La Liberia ha subito una guerra civile durata quattordici anni che ha prodotto 250.000 morti (i liberiani sono circa quattro milioni) ed Ellen (master in economia ad Harvard: non dimentichiamo che non conosciamo assolutamente la realtà dei paesi che chiamiamo in via di sviluppo e in cui emergono donne dotate di grandi competenze) è riuscita a guidare il paese fuori dalle rovine. Probabilmente ai poteri costituiti (e a molti uomini anche dei loro partiti) darà fastidio questo riconoscimento e sono prevedibili le accuse di cedimento all'Occidente, di trasgressione, di tradimento. Ma quelle parole: nonviolenza e pace restano a segnare obiettivi perseguiti con coerenza. Un esempio anche per noi. Donne e uomini.